Per il periodo d’imposta dal 2025, il disegno di legge di Bilancio introduce rilevanti cambiamenti nella tassazione delle auto aziendali concesse in uso promiscuo, privilegiando i veicoli a basso impatto ambientale. Queste modifiche, se confermate, avranno un impatto diretto sui fringe benefit per i dipendenti.
Rimodulazione del fringe benefit per le auto aziendali
Dal 1° gennaio 2025, i nuovi coefficienti per calcolare il fringe benefit premieranno l’uso di auto aziendali completamente elettriche e ibride plug-in, comportando un considerevole risparmio fiscale per i dipendenti e le imprese. I veicoli elettrici puri vedranno una riduzione fiscale del 60%, mentre quelli ibridi plug-in beneficeranno di un taglio del 20%. Per i veicoli termici, invece, la tassazione aumenterà notevolmente: il coefficiente di fringe benefit raggiungerà un incremento di circa il 70% in termini reali (66,67% nominali), colpendo maggiormente le auto che producono emissioni comprese tra 61 e 160 g/km di CO₂, una categoria che rappresenta attualmente il 75% dei veicoli aziendali.
Dettagli e applicazione del nuovo regime fiscale
Il nuovo regime riguarderà le auto di nuova immatricolazione in uso promiscuo per i dipendenti, a partire da contratti stipulati dal 1° gennaio 2025. Il fringe benefit sarà calcolato su una percorrenza convenzionale di 15.000 km annui, riducendo il coefficiente imponibile al 50% del costo chilometrico ACI per le auto termiche, e ulteriormente al 10% e al 20% per veicoli elettrici e ibridi plug-in rispettivamente. Questo cambio rappresenta una notevole riduzione dell’imponibile rispetto all’attuale coefficiente del 25%, applicato ai veicoli con emissioni di CO₂ inferiori a 60 g/km.
Rimborsi delle ricariche per i veicoli elettrici
Le imprese dovranno anche gestire il trattamento fiscale delle ricariche elettriche effettuate presso le abitazioni dei dipendenti. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tali rimborsi, considerati spese a carico del lavoratore, sono soggetti a tassazione. Tuttavia, una recente interpretazione fiscale ha equiparato le ricariche elettriche al carburante, rendendole deducibili dal reddito d’impresa, purché il dipendente fornisca documentazione adeguata dei costi. Le wallbox, strumenti avanzati per la ricarica domestica, consentono di monitorare i consumi in modo dettagliato, facilitando così la deduzione fiscale.
Conclusione
Le nuove disposizioni introdotte dal Ddl di Bilancio mirano a incoraggiare la transizione verso veicoli a basso impatto ambientale, incentivando l’uso di auto elettriche e ibride attraverso una riduzione delle imposte e contribuendo a uno sviluppo sostenibile.